Regime IVA delle operazioni commerciali nel post Brexit – seconda parte

  • Accordo UE – UK del 24.12.2020
  • Determinazione Agenzia Dogane 15.2.2021, n. 46832/RU

Per quanto concerne le prestazioni di servizi ricevute/rese con UK, merita rammentare dapprima la regola generale di cui all’art. 7-ter, DPR 633/72 in base alla quale per le prestazioni di servizi generiche: 

  • B2B, rileva lo Stato di Stabilimento del Committente;
  • B2C, rileva lo Stato di Stabilimento del Prestatore, 

ovviamente ferme restando le deroghe di cui agli artt. da 7-quater a 7-octies che riguardano particolari categorie di servizi. Fatte tali considerazioni, il passaggio dell’UK tra i Paesi Extra UE non determina modifiche sostanziali nel regime IVA applicabile alle operazioni in esame che rimane pressoché invariato come di seguito illustrato:


Stessa cosa non può essere detta in riferimento alle modalità di certificazione e agli adempimenti connessi a tali prestazioni, che determinano quanto segue: 



Quanto ora esposto vale anche per le prestazioni di servizi rese/ricevute con l’Irlanda del Nord in quanto, in riferimento a tali operazioni, essa si configura come un Paese Extra UE. Di fatto si va a determinare un doppio binario: quello intracomunitario per le cessioni/acquisti di beni e quello Extra UE per i servizi.

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